mercoledì 21 luglio 2010

C'è una figura esile che si staglia davanti a me, riesco a vedere i contorni. Sono in un posto buio tagliato soltanto da qualche raggio di sole che entra da piccole finestre molto alte.
Ti muovi lentamente, danzi davanti a me, in mezzo a innumerevoli busti di gesso, la maggior parte screpolati e rotti dal tempo e dalla poca attenzione nel trasporto.
La tua testa come tutto il corpo si muove con scatti irregolari e armonici, ogni volta che sfiori un raggio di quella poca luce, riesco a intravedere il tuo bellissimo corpo nudo, i lineamenti del seno e dei fianchi, non riesco a respirare.
Ti muovi in mezzo alle statue con un armonia che non sarei riuscito nemmeno ad immaginare.
La stanza è invasa dall'odore della tua pelle, sono confuso e annebbiato, in mezzo alla stanza è posato, proprio a pochi centimetri da me, un enorme vaso pieno di rose bianche.
Ad un tratto ti fermi, i movimenti si fanno più dolci, rannicchi il tuo corpo, ti siedi proprio dietro quel bellissimo vaso. Solo adesso riesco a vedere che il tuo volto è rigato da lacrime sporche, nere del tuo trucco, non riesco a resistere mi avvicino e strofino il mio viso sulle tue guance, la nostra pelle si tocca, si sfiora, arde, sento la mia barba che si bagna delle tue lacrime sporche di trucco. Ti bacio le labbra lentamente e con dolcezza, ti sto guardando fisso negli occhi, sei bellissima....

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