martedì 20 luglio 2010

Vorrei essere di fronte a te, mi perdo nei tuoi occhi, vorrei sfiorare le tue labbra rosse come il sangue....vedo il tuo vestito lungo nero tagliato su una spalla la luce ti accende la scapola ormai in piena vista. Ti guardo mentre sto sentendo l'odore di sigaretta forte e aspra dentro la bocca sino in fondo alla gola, non riesco a staccarti gli occhi di dosso le tue mani sono affusolate, il volto contratto che finisce in una miriade di capelli arruffati. Penso di essere pazzo a parlare con te, penso di non riuscire a capire bene ciò che sto facendo, lo faccio e basta senza farmi troppe domande anche se la mia testa è un caos, piena di mille storie dubbi e paure, ormai è certezza....sono pazzo!!!
Ti sento parlare la tua voce risuona, è bellissima sentita da qui, sembra una cantilena, mi perdo, vorrei tu mi vedessi realmente, vorrei tu vedessi ciò che sono, vorrei tu vedessi ciò che adesso mi corre a mille in testa e dondola dentro il mio cervello.
Ci perdiamo nel vino e nelle parole immagino un raggio di luce che taglia di netto questa stanza completamente bianca e pulita, anche le pareti sembrano state appena scartate della loro pellicola trasparente.
Ti stringo la mano le nostre dita si aggrovigliano, sembra che non riescano a staccarsi più l'una dall'altra, accarezzo l'intera lunghezza del tuo pollice, adoro farlo, mi piace moltissimo il muscolo che lega il pollice all'indice, lo accarezzo, le mie mani sono contratte come sempre, non ci faccio più caso è un situazione di stasi che ormai non controllo più che fa parte della mia natura, si auto gestisce. Forse sono proprio le mie mani che tendono a farmi continuare a non mollare la presa non sono io, o forse in quel momento è tutto ciò che voglio avere quella sensazione di distanza e carne si annulla....Mi uccide, ti uccido, non riesco a non pensare.

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